Benvenuti in "2011 Serate Rosso Sangue - Cronache di Vampiri".

Questo è il Blog di un gruppo di amici che gioca a Vampire the masquerade e rappresenta i diari personali, i pensieri, i racconti e le esperienze di vita dei loro personaggi. Un gruppo di giovani vampiri in balia dell'abbraccio alla scoperta di un nuovo modo di vedere tutto quello che conoscono con occhi nuovi.

Essendo il tutto ambientato nel 2010, nelle città Italiane mi sembra obbligatorio sottolineare che qualsiasi omonimia o citazione a personaggi e persone realmente esistenti ed a fatti a loro correlati è di pura fantasia e finzione, come anche eventuali citazioni di fatti realmente accaduti rielaborati al fine narrativo.

Eventuali marchi presentati in queste pagine sono dei rispettivi proprietari.

6 luglio 2010

Appunti di Dafne


ore 22:00 - Ognuno di noi si sta dedicando alle sue faccende, quando giunge la chiamata di Ivan.

ore 22:10 - In pochi minuti ci raduniamo presso l'ufficio di Ivan che, insieme ad Amelia, ci illustra i dettagli che sono emersi dall'analisi delle lame nere sequestrate da una squadra della Camarilla, grazie ad una nostra segnalazione.
La Tremere spiega che le spade sono realizzate con perizia sopraffina e che, oltre ad essere di ottima fattura, degne di un mastro spadaio dei tempi antichi, presentano particolarità uniche nel loro genere: le lame sono cave, come se fossero degli involucri e sembra che su ciascuna di esse siano stati realizzati dei piccolissimi fori, attraverso i quali si presume che del sangue possa essere in esse introdotto e difficilmente espulso per molto tempo (si parla addirittura di un anno).
Questo, secondo Amelia, è il metodo che intendono utilizzare gli assamiti per fornire al Sabbat spade incantate pressochè perennemente in cambio di una soluzione per la loro "sterilità" vampirica.
E' palese che un vantaggio simile sbilancerebbe di non poco l'equilibrio a favore del nemico giurato della Camarilla.
Un dettaglio ulteriore emerge dalla riunione: su ogni lama è presente un'incisione. Una firma, per l'esattezza, che riconosco essere in lingua giapponese arcaica. Si tratta di un nome.
Miyamoto Musashi.
Ivan esegue una breve ricerca in rete e, in pochi secondi, otteniamo una breve biografia di questo personaggio storico, consultabile a questo indirizzo

ore 23:00 - Giunti alla conclusione che costui, lungi dall'essere polvere sepolta, sia invece un cainita secolare, un brujah perdipiù, sfruttiamo questi pochi dettagli per svolgere alcune indagini.

- io decido di recarmi presso le poche botteghe artigiane ancora presenti a Roma che si dedicano alla lavorazione di armi (anche di natura orientale), ipotizzando che un tradizionalista mastro spadaio dei tempi antichi possa prediligere tecniche ed ambienti di lavoro non troppo moderni.
Tuttavia, non ottengo i risultati sperati, solo spiacevoli contatti con vacche di raffinatezza pari a quella di un nano ubriaco.

- Romano il ventrue e Andrea il brujah sfruttano l'ormai imprescindibile hacker ghoul della Camarilla per introdursi nei conti bancari dell'azienda di Toledo dalla quale sarebbero partiti i carichi del particolare metallo di cui sono fatte le lame incriminate.
Scoprono, dopo congetture e scrematura delle informazioni ottenute, che la pista da seguire è legata a due diversi pagamenti incassati da questa azienda rispettivamente ad aprile e a maggio.
Entrambi i pagamenti risultano a carico del medesimo conto bancario presso una filiale della banca Monte dei Paschi Siena situata nei pressi della stazione metropolitana di Cipro.

- Sarah la tremere opta per rimanere alla cappella Tremere sfogliando diversi testi legati alla storia di questo samurai, nella speranza di trovare informazioni utili all'indagine.

- Ekthor il gangrel non è con noi. Rimane appostato per alcune ore in forma animale nei pressi del magazzino della società di sicurezza dove eravamo stati una settimana prima e tiene d'occhio in particolare la misteriosa telecamera a 360° di cui non eravamo riusciti a comprendere chi la controllava e da dove.
Danneggia i cavi di questa telecamera e ne programma un'altra presso un magazzino abbandonato, in modo tale che sia perennemente puntata su quella a 360°.
Se qualcuno dovesse tornare a sistemare i cavi, in questo modo verrà immortalato.
Fatto questo, riceve l'sms di Romano che lo avverte della riunione e delle tappe previste e il gangrel si mette in marcia per raggiungere il gruppo.

Ore 23:40 - Romano ed Andrea si mettono in viaggio verso l'aeroporto di Ciampino per cercare di capire se il carico di Toledo è giunto a Roma in volo, oppure per altre vie. Io li raggiungo circa dieci minuti dopo il loro arrivo.
Facciamo domande, corrompiamo qualche vacca, facciamo qualche ricerca e riusciamo a scoprire che i due carichi sono atterrati entrambi a Ciampino ma sono stati ritirati da due persone diverse.
Il primo carico risulta ritirato da un tale Mario Rossi che scopriamo, in seguito, essere un dipendente della società di sicurezza cui avevamo fatto visita la settimana precedente, sequestrando il carico di spade ed impedendo che finisse nelle mani del nemico.
Il secondo carico risulta ritirato da qualcuno il cui nome è stato inspiegabilmente cancellato. Riusciamo tuttavia a reperire la targa del mezzo con cui il metallo è stato portato via e, grazie ad essa, risaliamo ad una ditta di calcestruzzi, la Sical S.p.A.

Ore 1:00 - Il gruppo si riunisce, ad eccezione di Sarah che rimane alla cappella tremere e Massimo, l'altro brujah, che al momento è occupato con l'interrogatorio di due prigionieri.
Effettuiamo un sopralluogo alla Sical. Troviamo il furgone la cui targa corrisponde a quella reperita a Ciampino. E' vuoto.
Riusciamo ad introdurci nel piccolo capannone che rappresenta una sorta di ufficio improvvisato. Facciamo alcune ricerche sui due computer che troviamo e scopriamo che proprio il giorno in cui il secondo carico è stato ritirato, tale furgone è stato contrassegnato come "guasto".
Ipotizziamo che qualcuno si sia messo d'accordo con il proprietario per utilizzare tale mezzo, in maniera discreta. A conferma di questa tesi, troviamo tra i dati del computer un pagamento di 40000 euro incassato dal proprietario proprio in quella data.
Ulteriori informazioni rinvenute ci portano verso un'acciaieria ormai in disuso situata a pochi passi dalla Sical.

Ore 1:40 - Raggiungiamo l'acciaieria e facciamo un sopralluogo. L'edificio sembra abbandonato e in disuso da tempo se non fosse per un piccolo laboratorio che pare essere stato utilizzato più recentemente. Troviamo gli estremi necessari per forgiare oggetti: incudine, forno, mantice... mancano solo alcuni strumenti di fino che supponiamo Musashi possa custodire gelosamente.
L'olfatto infallibile del gangrel conferma la recente attività.
Propongo di portare il mantice alla camarilla e di farlo osservare a qualcuno che sia dotato di Auspex affinato e che quindi possieda capacità sensoriali particolarmente sviluppate.
Ci dividiamo.
Io torno alla camarilla, gli altri si recano presso la filiale bancaria nei pressi della stazione metropolitana di Cipro alla ricerca di ulteriori indizi.

Ore 2:30 - Arrivo alla camarilla, consegno i risultati delle indagini ad Ivan, come il suo pupillo Romano mi aveva chiesto di fare.
Domando al Ventrue il nome di qualcuno che possa analizzare il mantice con le sue capacità sensoriali. Con sorriso beffardo, mi segnala Mike, il malkavian........
Due interminabili minuti di ottusa follia e finalmente ottengo il suo insperato consenso. Si concentra, scruta l'oggetto per pochi secondi. Me lo lancia addosso. Terrorizzato. Mi dice solo che è stato maneggiato da un cainita di grandissimo potere. Pericoloso.
Torno ad informare Ivan... Lo trovo ancora dietro la porta che sbircia ghignando da vero bastardo per essersi goduto la scena di una toreador costretta a lavorarsi un malkavian per ottenere un favore.
Risultati poco interessanti, alla fine, ma almeno ho scoperto, seppur per poco, il lato "scherzoso" del perennemente impassibile e composto Ventrue. Un traguardo diverso, ma comunque soddisfacente.

- Romano e Andrea attendono fuori dalla banca, mentre Ekthor si introduce al suo interno in forma di pipistrello, attraverso i condotti dell'aria. Supera abilmente le telecamere e riesce nel breve tempo a sua disposizione a reperire un nome. Pietro Torri.
Il conto bancario con cui il metallo di Toledo è stato pagato è a suo nome.

Ore 3:00 - Raggiungo il gruppo e poco dopo ci raggiunge anche Massimo. Tutti insieme ci rechiamo presso l'abitazione di Pietro Torri. Dopo varie peripezie, sempre grazie alle innumerevoli forme animali del gangrel, adatte ad ogni occasione, riusciamo ad avere libero accesso.
Grazie alle doti diplomatiche del ventrue, riusciamo ad estorcere alcune informazioni in modo pacifico da Pietro Torri. Scopriamo che qualcuno che non si è mai identificato gli ha commissionato l'acquisto e il trasporto di questo materiale, in modo da non destare alcun tipo di sospetto. Lo descrive come un uomo di grande carisma, che incute timore reverenziale, moro, con un lungo impermeabile e un cappello nero.
Sfortunatamente Pietro Torri sa davvero poco e non sembra essere direttamente implicato nella faccenda. Una vittima e un mezzo di qualcuno di molto più importante e pericoloso.

Ore 4:00 - Facciamo ritorno alla Camarilla, forniamo le informazioni ad Ivan e raggiungiamo Sarah in biblioteca per ascoltarla in merito a ciò che ha scoperto grazie alle sue ricerche.
Sembra che la storia relativa al duello contro Ganryu nel 1612 non corrisponda del tutto a verità. Pare che in realtà non vi furono nè vincitori nè vinti.
La teoria vuole che Ganryu fosse un cainita e, stupito dalle doti combattive di Mushashi, ne fece un suo infante.
Da quel giorno Ganryu scomparve e Mushashi, la cui ragione di vita è la vittoria in combattimento, avrebbe vagato per secoli alla ricerca del suo Sire per regolare i conti una volta per tutte.
E' ipotizzabile, quindi, che questo sia il motivo per il quale il samurai cainita collabora con il Sabbat. Forse i nostri nemici hanno qualche informazione sul suo sire che scambieranno con le lame da lui realizzate. Lame che verranno poi consegnate agli assamiti per essere incantate e successivamente scambiate con una cura per la loro sterilità.
L'unico membro della camarilla che potrebbe aver vissuto in quegli anni e quindi sapere qualcosa è il Principe.
Chiediamo ad Ivan una riunione per domandargli di occuparsi di far arrivare tale richiesta al principe tramite i canali diplomatici che i ventrue conoscono. Gli chiediamo inoltre di fargli analizzare il mantice rinvenuto.