
I can't feel my senses
I just feel the cold
All colours seem to fade away
I can't reach my soul
Within temptation - Frozen
Elysium, salone centrale... Si discute freneticamente su quale sia la decisione saggia da prendere affinchè l'apocalittica profezia non si realizzi... Decidere quando, se, e su chi riversare la Falce della Morte Ultima... una scelta ardua e penosa, forse persino fatale, nel caso di una scorretta interpretazione della profezia stessa...
Ma no... figuriamoci... colui che l'ha svelata non ha sbagliato in duecento anni, perchè dovrebbe farlo proprio adesso?
E se invece fosse davvero così, dannazione!? Possibile che nessuno si ponga il benchè minimo dubbio?
No, meglio falciare dei fratelli la cui unica colpa è quella di essere finiti nelle mani di quel figlio di puttana...
Poco importa se, così facendo, un Padre piangerà in eterno il figlio prediletto, incarnazione terrena di ciò che di più sublime la musica può trasmettere...
Poco importa se, così facendo, un Clan considerato come uno dei più soggetti alla bramosia della Bestia perderà un esponente la cui volontà e forza d'animo farebbe vergognare molti di noi, che ci consideriamo dotati di superiore autocontrollo...
Una situazione così delicata e con così pochi parametri di giudizio richiede decisioni più ponderate, non solo due fottutissimi giorni di tempo... per quanto ne sappiamo, persino la scelta di uccidere uno o entrambi i protagonisti della profezia potrebbe far sì che si avveri...
Maledizione, ci stiamo basando su una tavoletta di merda, con un disegno di merda, con un pezzo di merda sullo sfondo la cui sola presenza è sufficiente a far suonare un campanello d'allarme che ti dice:
"proprio perchè c'è di mezzo il suo zampino dovresti leggere tutto il contrario di quello che l'apparenza mostra"
Considerando che la frase più razionale e saggia che ho sentito in questi giorni è stata pronunciata da un malkavian, direi che stiamo veramente degenerando.
Penso a tutto questo mentre ascolto i miei compagni che, come me, cercano di dipanare la matassa, provando a dare un filo logico a questo casino...
Ascolto in silenzio, assorta, quando il mio orecchio capta alcune parole pronunciate quasi in sordina, ignorate o non udite dagli altri...
Parole sbagliate, pronunciate nel momento sbagliato, dinnanzi alla persona sbagliata...
Una sensazione inspiegabile, intensa e devastante scuote le mie membra gelide... Potrei paragonarla al dolore lancinante causato da un paletto di ferro che ti si conficca nel cuore, prima di cadere in torpore...ma è riduttivo.
Sento il sangue ribollirmi nelle vene, i sensi si amplificano eppure non avverto più le voci dei miei compagni che discorrono tranquilli, ignari di quel che accade dentro di me.
Percepisco una rabbia incontrollabile che mi attanaglia, mi seduce, mi incalza combattendo contro quel lieve barlume di lucidità che tenta, arrancando, di tenerla a bada...
Quella voce stridula si insinua nella mia mente, mi stordisce, abbatte la mia indole...
Grida, in un'eco assordante, di darle libero sfogo, di cessare di oppormi a lei...
Chiudo gli occhi...
Mi concentro e cerco di ignorare quella voce...
Faccio ricorso a quel briciolo di volontà rimasta inviolata e prego affinchè Auspex mi aiuti a percepire nuovamente la realtà che mi circonda, confinando in un angolo quel silenzio assordante che costituiva il teatro perfetto per il propagarsi della voce.
Avverto qualcosa... Credo si tratti di Ekthor... mi sta parlando, ma non riesco a capire... i suoni sono ovattati e distanti...
Poi un'altra voce...se Auspex non mi inganna, è Andrea... non riesco a captare nemmeno le sue parole... Non vedo nulla, lo spazio è destabilizzato, mi gira la testa...
Vedo una mano. Mi sventola davanti alla faccia. Cattura la mia attenzione. Auspex fa confluire i miei sensi su di essa...
L'udito cessa di ascoltare la voce ed inizia a percepire lievi spostamenti d'aria e un leggero chiacchiericcio in sottofondo...
La vista si concentra sulla mano che sventola. La mette a fuoco.
Pochi secondi dopo, la mano si sposta ed appare un volto che mi fissa.
Percepisco preoccupazione e prudenza in quello sguardo.
La vista mette a fuoco quel volto.
Lo riconosco.
Andrea.
Mi dice qualcosa.
Riesco a sentirlo.
"tutto bene?!"
I miei sensi sono attivi e vigili.
Sono di nuovo io.
Annuisco appena ad Andrea, alzando con delicatezza la mano nella sua direzione.
"è... tutto a posto, tranquillo", gli dico.Non è tutto a posto... si, sono tornata in me, ma questa faccenda mi sta logorando. Ho paura. Se dovesse finire come hanno già stabilito che finirà, tra due giorni, non so come potrei reagire.
Ho ricorso per la prima volta alla Convocazione...
Ho richiamato il Gangrel.
Mancano due ore all'alba.
Non è ancora giunto...
Continuo a sperare, ma ho il terrore che non arrivi.