Benvenuti in "2011 Serate Rosso Sangue - Cronache di Vampiri".

Questo è il Blog di un gruppo di amici che gioca a Vampire the masquerade e rappresenta i diari personali, i pensieri, i racconti e le esperienze di vita dei loro personaggi. Un gruppo di giovani vampiri in balia dell'abbraccio alla scoperta di un nuovo modo di vedere tutto quello che conoscono con occhi nuovi.

Essendo il tutto ambientato nel 2010, nelle città Italiane mi sembra obbligatorio sottolineare che qualsiasi omonimia o citazione a personaggi e persone realmente esistenti ed a fatti a loro correlati è di pura fantasia e finzione, come anche eventuali citazioni di fatti realmente accaduti rielaborati al fine narrativo.

Eventuali marchi presentati in queste pagine sono dei rispettivi proprietari.

27 settembre 2010

Quando il guscio s'incrina...

Il destino è proprio strano, a volte... Un minuto prima ti ritrovi a precipitare in un baratro buio e spaventoso e subito dopo ti senti afferrare di colpo, poco prima di toccare catastroficamente il fondo... E così provi a ricominciare da capo. Lentamente, tenti di riprendere la "vita" di sempre, ma sei consapevole che qualcosa è cambiato, e che quel baratro è sempre lì, in agguato, pronto a coglierti in fallo... E sai che potresti precipitare ancora e che la sorte potrebbe non essere così "benevola", la prossima volta... E allora speri che questa prossima volta non ci sia o, se ci sarà, speri che le tue azioni possano in qualche modo influenzare il corso degli eventi, per non rivivere più quel senso di rassegnazione ed impotenza tanto sofferto. A questo punto, con un'eternità davanti, meglio pensare a godersi i momenti belli del presente... Per pensare alle "gioie" e ai "dolori" del futuro c'è sempre tempo.

Penso a tutto questo mentre, con un sorriso beffardo stampato sul viso, osservo Ekhtor che, sbarbato e impomatato, è intento a combattere con il nodo della cravatta davanti allo specchio...
Ho come la sensazione che da un momento all'altro un istinto irrefrenabile lo spingerà a tirar fuori i suoi artigli per ridurlo in mille pezzi.
Sette anni di guai...

....che culo....
....e che novità...

Continuo ad osservarlo divertita e ringrazio la sorte che in questo momento non mi fa percepire i suoi pensieri, perchè credo che me ne stia tirando tante.... ma tante....

Poi rifletto sul fatto che si sta sottoponendo a questa "tortura" per adeguarsi allo stile della serata e per farmi fare bella figura all'inaugurazione del Temptation...
... insomma, lo sta facendo per me... almeno credo ...
Mi viene da sorridere con dolcezza...
E pensare che è nato tutto da una battuta scherzosa...
In verità siamo sempre stati soliti schernirci l'uno con l'altra... Ogni scusa era buona per lanciare qualche frecciatina divertente che subito riceveva una risposta a tono...
Lo stesso è accaduto l'altra sera...
Lui mi prendeva in giro con la solita storia della "santarellina", così ho colto la palla al balzo e scherzosamente gli ho detto che, se voleva, poteva stare da me, quella notte.
Spiazzandomi, ha accettato.
Al che mi sono detta "ah si, eh?!Vuoi giocare?!Adesso ti concio per le feste, maledetto burlone di un gangrel" e ho colto quella che inizialmente sembrava essere partita come una sfida, rincarando la dose.
Il fatto è che quando non vuoi cedere, non ti rendi conto che il gioco si fa sempre più pesante...
...e gioca di qui... rincara la dose di là...
Arrivi al punto che ti rendi conto che il gioco comincia a piacerti e che se tu non vuoi "cedere" per prima, allo stesso tempo speri che nemmeno l'altra parte ceda...
...altrimenti il gioco finisce...
E nessuno dei due ha ceduto, almeno non nel modo in cui ci si aspettava.

Se ci ripenso, provo una sensazione strana, che non riesco a spiegarmi. E' immensamente piacevole e allo stesso tempo dannatamente terrificante.
E' stata forse la prima volta che mi sono sentita trattare con dolcezza e rispetto sia prima che, soprattutto, dopo essere andata a letto con qualcuno.
Non sono mai stata abituata a ricevere attenzioni e premure in simili momenti...
Ai più non importava affatto cosa potessi provare o come potessi sentirmi io... Avevano ben altri interessi e io speravo soltanto che ogni volta finisse alla svelta.
Questa volta è andata diversamente e da quel momento la mia testa è un turbinio di emozioni contrastanti che fatico a controllare.

Mi sento vulnerabile. Ho paura.

Ora ricordo perchè cercavo sempre il minimo coinvolgimento emotivo in ogni aspetto della mia vita.... ad eccezione dell'arte. Produrre qualcosa di artistico senza infondervi il massimo dell'intensità emotiva è come creare un guscio vuoto ed insignificante.
Fino ad ora, l'arte era l'unica compagna fedele cui dedicavo quella parte di me, quella più reale e genuina che raramente e difficilmente riuscivo a mostrare in altri contesti.
E la tela, unica vera amica, silenziosa ed onnipresente, era il supporto sul quale dare libero sfogo ad emozioni, sensazioni, pensieri, paure, sofferenze senza il timore di giudizi non richiesti o di tradimenti inaspettati e dolorosi.
C'eravamo solo io e lei; e questo legame indissolubile costituiva il mio rifugio più sicuro, lontano da tutto e da tutti.

Ora non è più così...

Ci ho provato a mantenere il giusto distacco, ho tentato in ogni modo di convincermi che dovevo contare solo sulle mie forze e che dovevo fidarmi solo di me stessa...
Ma lentamente ho ceduto.
Giorno dopo giorno, le mie difese sono state messe a dura prova ed abbattute una dopo l'altra.
Inesorabilmente, alcune delle persone che più mi sono vicine hanno finito per diventare sempre più importanti per me...
...troppo...
...al punto che, paradossalmente, sento di avere molto più da perdere adesso, rispetto a quando ero una mortale nullità.
E quando qualcuno ti è caro, sei vulnerabile. Il solo pensiero che possa accadergli qualcosa ti dilania dentro, ed ogni rischio corso è un'agonia, ed ogni pericolo scampato un sollievo.
Tutto quello che puoi fare è nascondere i tuoi punti deboli a chi ti vuole male o diventare più forte per riuscire a proteggerli... o entrambe le cose, che male non fa.

....

Allora?! Che cos'hai?!L'inaugurazione è andata bene, no?

Si, è andata bene. Hai ragione. Avevo solo bisogno di una boccata d'aria. Coraggio, torniamo dentro.

....