Benvenuti in "2011 Serate Rosso Sangue - Cronache di Vampiri".

Questo è il Blog di un gruppo di amici che gioca a Vampire the masquerade e rappresenta i diari personali, i pensieri, i racconti e le esperienze di vita dei loro personaggi. Un gruppo di giovani vampiri in balia dell'abbraccio alla scoperta di un nuovo modo di vedere tutto quello che conoscono con occhi nuovi.

Essendo il tutto ambientato nel 2010, nelle città Italiane mi sembra obbligatorio sottolineare che qualsiasi omonimia o citazione a personaggi e persone realmente esistenti ed a fatti a loro correlati è di pura fantasia e finzione, come anche eventuali citazioni di fatti realmente accaduti rielaborati al fine narrativo.

Eventuali marchi presentati in queste pagine sono dei rispettivi proprietari.

9 marzo 2011

Angeli e Bestie

"L'uomo non è né angelo né bestia, e sventura vuole che chi vuol fare l'angelo faccia la bestia"
Blaise Pascal

Ogni uomo - diceva Pascal - ha in sé la possibilità di scegliere fra il bene e il male,
la tendenza ad essere angelo o bestia.
La storia dell'angelo, bene o male, tutti abbiamo cominciato a impararla dai banchi di scuola:
è la storia dell'uomo, dei suoi progressi, delle sue conquiste, delle sue delusioni e delle sue speranze.
E, tutto sommato, la storia di quella che ha il nome di civiltà.

Ma queste sono parole su cui non rifletti, non almeno fino a quando il tuo essere angelo o bestia diviene tangibile.
Non sono più umano, ed ora in questo mio nuovo stato questa dualità diviene tangibile, reale. La bestia è dentro di me, parla con me, si insinua nei miei ragionamenti ed usa quando ci riesce il mio corpo e corrompe i miei ragionamenti.
Ed i suoi alleati sono l'ira, il dolore, la vendetta, la delusione.

Da quando sono Vampiro ho sempre voluto evitare di divenire un mostro vero e proprio, ho cercato di non essere nemico di nessuno, di non infastidire nessuno. Ma i problemi mi hanno rincorso, mi hanno seguito, mi hanno circondato.
Mi sono ritrovato tradito, discriminato, umiliato; colpito nel corpo e negli affetti; soprattutto nell'ultimo periodo.

Sbattuto da un'onda anomala enorma su scogli accuminati mi sono ritrovato a condividere come all'inizio dentro di me il volere di una bestia che si fa ogni giorno più forte.
L'avevo allontanata aggrappandomi al mio lato umano, ma eccola qui, di nuovo come prima a riniziare la nostra lotta.

Dopo aver scoperto che Marcos ci aveva tradito la bestia sembrava sparita, ma stava solo meditando pronta ad un nuovo contrattacco.
E quando le mie mani si sono mosse veloci, per uccidere quel Zak che minacciava i miei amici mosso come una marionetta dall' Antico Sangue nero, ho sentito chiara la sua incitazione nel proseguire eliminando anche Alexander e Luis inermi in quella stanza.
Ho sentito lo stomaco stringersi come da umano e i muscoli farsi tesi mentre resistevo a quell'impulso, all'impulso di eliminare i membri della cosidetta "squadra speciale dello sceriffo".

"Non posso farlo loro non sono una minaccia per i miei amici" ho detto a quell'intruso che ruggiva dentro di me. Ma non ero così convinto come altre volte.

"Hai ragione non puoi farlo, ne sopravviverebbe uno e sarebbe difficile spiegare il tutto. Potrebbe mettere in pericolo la nostra sopravvivenza"

L'onda mi aveva sbattuto sullo scoglio una prima volta, ma solo per pura fortuna avevo evitato di farmi male. Per un accordo di comodo tra le parti.

C'è un motivo per cui noi Gangrel ce ne andiamo in esilio dopo un paio di secoli dalla nostra creazione, e lo comincio a comprendere il motivo. La bestia reagisce agli stimoli negativi in maniera rapida e decisa e forse l'unico modo per resisterle il più possibile è allontanarsi da questi stimoli.
Abbiamo bisogno di tempo per riprenderci durante la lotta e la continuità di stimoli negativi non è la cosa migliore che si possa volere.

Una continuità che mi perseguità, visto che l'altro ieri, a solo due giorni dalla morte del Sangue Nero, degli umani pazzi hanno rapito i nostri giovani, tra cui Paolino, il mio figlio acquisito.
Un vampiro che non farebbe male ad una mosca, creato per sbaglio o per diversivo da un pazzo che voleva e vuole solo dar fastidio alla nostra città.
Umani senza scrupoli, sanguinari, pronti a sacrificare altri umani a cui hanno eliminato la volontà con degli esperimenti raccapriccianti, solo per completare degli studi che li porteranno a generare altra pazzia.
Questi umani hanno gridato forte verso la bestia e lei non si è fatta aspettare.

Ed io non sono riuscito ad oppormi, anzi la ho lasciata quasi andare del tutto in quella casa. Li ho uccisi li ho massacrati senza problemi. E quando quei due prigionieri all'elisium sembravano rassegnati per la morte che presto li avrebbe presi, non è bastato. Loro non potevano essere rassegnati e tranquilli dovevano ricordare, dovevano ricordare quello che avevano fatto, soprattutto senza la sicurezza che quel patetico di Spina li avrebbe fatti uccidere. Ho strappato un mignolo ad uno per fargli ricordare il dolore. Poi la bestia che già inquinava i miei pensieri ha parlato:

"Attendi che il dolore si attenui. Il cervello umano si abitua al dolore ripetuto e poi strappagli le ginocchia ma senza ucciderli. In modo che ricordino con il loro non camminare quello che hanno fatto per ogni giorno che vivranno oltre oggi"

Eccola la seconda grande onda che mi ha colpito, inabissato e sbattuto contro gli scogli con violenza, ferendomi in profondità.
Quando mi sono ripreso ed ho cominciato a vedere nuovamente con i miei occhi ero in moto, per le strade romane. La bestia stava odiando Sara, la Tremere che gli ha tolto il giocattolo e, me, che in qualche modo l'ho forzato ad andarcene senza far nulla.

Ho passato il resto della nottata in giro per Roma ed aiutato anche una coppia di anziani che venivano rapinati da due malviventi armati, nella loro abitazione. Ho cercato appositamente gente che stava facendo del male per fare qualche cosa che mi facesse sentire ancora umano. Non lo ho fatto per pulirmi la coscenza, non si pulirà mai. L' ho fatto per mandare a dormire la bestia.

E' lo scotto che si paga per avere i miei poteri, chi conosce la proteide deve fare il conto con la trasformazione interiore, come chi conosce la vicessitudine deve fare il conto con le mutazioni esteriori. Ma io non sono pronto a mutare così velocemente, non voglio.

Partiremo presto per salvare Paolino e i due figliastri di Romano. La bestia sta sorridendo per questo perchè conscia del momento di forza che in questi giorni sta vivendo. Sento di aver perso una piccola parte dell'umano che avevo riguadagnato con fatica, e lei lo sa.

Ora sto correndo in moto verso Dafne, sembra assurdo pensare che un vampiro come lei possa essere la mia salvezza, il mio angelo, colei che forse può aiutarmi ad ancorarmi alla mia umanità.
Mi deve parlare e non credo che sarà piacevole, ma è giusto che lo faccia.....